Matteo Pellicone: una vita per lo Sport

 

Nasce a Reggio Calabria l'11 gennaio 1935. Si avvicina allo sport frequentando, dal 1948 in poi, la "Fortitudo 1903" (Società Ginnastica riaperta nell'immediato dopoguerra presso la palestra dell'Istituto Magistrale Gulli) dove pratica la ginnastica e la lotta greco-romana, allenato dall'appassionato e bersaglieresco istruttore Giuseppe Stillitano, insieme al fratello Giuseppe ed all'amico Aldo Albanese. Dopo la maturità all'Istituto Tecnico Raffaele Pirìa s'iscrive, presso l'Università di Messina, alla facoltà di Scienze Economiche e Commerciali. Continua a praticare la lotta e nel 1958 vince a Pisa il titolo italiano universitario nella categoria dei 67 chili della greco-romana (nella stessa occasione Aldo Albanese è tricolore nei 62 chili).

 

Dopo la laurea ed il servizio militare prestato alla Scuola Truppe Corazzate di Caserta come bersagliere, nel 1961 viene eletto alla carica di Consigliere Nazionale nella Federazione Italiana Atletica Pesante. Rinuncia alla cattedra di Diritto in un istituto di Torre Pellice per trasferirsi a Roma, dove esercita la professione di commercialista nel prestigioso studio Musco-Pellicone.

 

Nell'ambito della Federazione riscuote sempre crescenti consensi e nel 1967 per la prima volta è eletto Vice Presidente, responsabile del settore Lotta, carica che conferma nel 1973 e che ricopre sino al 1981, quando viene eletto alla Presidenza superando a sorpresa il quotatissimo Carlo Zanelli. Ha così inizio un periodo record, praticamente della durata di un terzo di secolo, alla guida della Federazione che nella sua continua evoluzione assume la denominazione di Filpj (nel 1974 con la presenza a pieno titolo del Judo), di Filpjk (nel 1995 con l'avvento del Karate) ed infine di Fijlkam (nel 2000 con l'autonomia della Pesistica).

 

In questo lunghissimo arco di tempo il Presidente Matteo Pellicone onora in pieno l'impegno programmatico assunto al momento dell'elezione. "Non avevo fatto promesse alla vigilia - dichiara all'Assemblea non appena proclamato - ma ora ve ne faccio una: prendo impegno solenne di lavorare sodo perché la nostra Federazione raggiunga i massimi vertici in campo internazionale".

 

La sua dedizione alla causa risulta addirittura superiore ad ogni aspettativa ed ha permesso di assolvere pienamente ai compiti ed alle finalità postulate dallo Statuto: promozione, organizzazione, diffusione degli sprot federali. Il consenso plebiscitario della base per il suo operato è confermato dalle nove elezioni alla massima carica federale, con una percentuale di voti favorevoli che nel 1981 fu del 51 per cento per giungere al 97,78 del 2012.

 

La semplice elencazione degli obiettivi raggiunti richiederebbe spazi e tempi eccezionali. Diventa indispensabile la sintesi. Il raggiungimento della massima quotazione nel panorama internazionale si è concretizzato su molteplici fronti. Sul piano dei risultati la testimonianza giunge dalle medaglie conquistate dalla Federazione nel periodo della Presidenza Pellicone: nelle manifestazioni di altissimo livello (Giochi Olimpici, World Games, Campionati Europei, Giochi del Mediterraneo) il podio è stato raggiunto dagli Azzurri della Fijlkam per 728 volte e, fra l'altro, non c'è stata edizione dei GO o dei WG in cui la Lotta o il Judo o il Karate non abbiano ottenuto medaglie, fra cui spiccano gli ori olimpici di Pollio, Gamba, Maenza per due volte, Oberburger, Maddaloni, Quintavalle e Minguzzi. Dal punto di vista dirigenziale vas ricordato che Matteo Pellicone, entrato nel Bureau della FILA (Federazione Internazionale delle Lotte Associate) nel 1980 è poi salito alla carica di Vice Presidente Mondiale, ricoperta sin dal 1992. Incarichi di rilevante importanza internazionale vengono assegnati ad altri dirigenti della Fijlkam, fra cui Giuseppe Pellicone, Aldo Albanese, Franco Capelletti. In ambito CONI il dottor Matteo Pellicone è stato membro della Giunta Esecutiva.

 

 

Parte rilevante dei risultati conseguiti dagli Sport federali sono maturati durante la permanenza e gli allenamenti presso il Centro Olimpico Federale. Il primo nucleo di una vera e propria Cittadella dello Sport (unica fra le Federazioni Sportive Nazionali) è costituito dal Palazzetto dello Sport (ora noto come PalaPellicone) inaugurato nella'prile del 1990 al termine dei lavori iniziati praticamente nel 1986, quando il Comune di Roma concesse un'area al limitare della Pineta di Castelfusano, collocata fra la ferrovia Roma-Ostia ed il mare. Da allora, su una superficie di circa quattro ettari, sono state realizzate costruzioni per circa 70.000 metri cubi che ospitano, oltre il Palazzetto a cui sono collegate, le Palazzine direzionali con gli Uffici Federali; quattro grandi palestr; foresterie per atleti; centro medico; mensa e ristorante; sala Azzurri per il tempo libero; aule didattiche; Museo ed Aula Magna; Scuola Nazionale Federale. 

 

Nel Centro Olimpico da decenni si svolgono gli Allenamenti collegiali degli Azzurri dei vari sport e le attività didattiche. Pratica agonistica e cultura vanno di pari passo. Presso la Scuola Nazionale, resa ora ancora più efficiente, in venti anni di attività sono stati abilitati oltre 4400 Tecnici, 1000 Ufficiali di Gara; circa 16.000 Cinture nere. Ostia ha anche ospitato la Scuola Superiore di Lotta della FILA e quella di formazione dell'Unione delle Federazioni del Mediterraneo di Karate.

 

Altisisma la produzione di pubblicazioni di natura tecnica, storica e artistica. Nel particolare campo va infine inquadrato il Museo degli Sport di Combattimento. Sotto la Presidenza del dottor Matteo Pellicone, la Fijlkam partecipò ad un concorso bandito dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzaione di Musei tematici e si classificò prima fra 139 concorrenti.

 

Grazie all'Uomo che ha realizzato una vera e completa Opera d'Arte, dando tutto e nulla chiedendo allo Sport.